Supponiamo un estremo bisogno di scrivere, per conoscersi e farsi conoscere; supponiamo una costante ricerca di risposte a domande forse troppo grandi; supponiamo la musica come viaggio per ritrovare se stesso. Ecco che viene fuori Montegro: l’ex bassista dei VOINA, dopo Amsterdam, torna il 6 maggio 2020 su tutte le piattaforme digitali con Vetro.
La delicatezza della sua voce sussurrata rispecchia anche stavolta la dimensione intima dei suoi testi, attraverso i quali esprime la sincerità del suo confrontarsi col mondo e con se stesso. E lo fa attraverso sonorità fresche e immediate, con quella sfumatura malinconica che accompagna inevitabilmente la sensibilità di chi vive e scrive cercando risposte.
La dimensione metropolitana è una costante per Montegro che, dopo Amsterdam, decide di portarci con lui nel suo viaggio verso un’altra grande città: Roma. In realtà, la Capitale è il punto di partenza del suo nuovo percorso, musicale e di vita; è la città in cui ha deciso di lasciarsi andare per intraprendere una strada nuova che lo vede come unico protagonista. E ad accompagnarlo lungo questa strada è il suo bisogno di nuove canzoni, da regalarci e da regalarsi, alle quali affidare la parte più sincera di sé stesso.
”Vetro è un modo di guardarsi spogliandosi dei confini netti e certi dell’immagine che propone lo specchio, accogliendo invece le migliaia di sfumature che ha la nostra immagine riflessa su una lastra trasparente affacciata sul mondo.
Vetro è la somma di un passato, che ci ha resi come siamo, e di un futuro che possiamo solo immaginare.
Montegro ha definito la sua musica come l’estensione di ciò che è: questo lo si vede bene anche dal videoclip di Vetro, girato dall’artista negli spazi di una quotidianità che lo vede muoversi tra chitarre e pedali, pagine riempite ed altre da riempire. E se gli Oasis iniziavano una rivoluzione dal letto, Montegro invece dalla sua stanza si affaccia sullo scenario della sua nuova vita e capisce di aver finito tutti i suoi tentativi di rivoluzione: la sua nuova strada, a quanto pare, è quella giusta.