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Un paio di sere fa, la riproduzione casuale della mia autoradio mi ha offerto la giusta ispirazione per poter condividere qualche brano su un tema molto affrontato dalla musica indipendente italiana. Un tema non sempre facile da digerire, ma che le canzoni hanno in qualche modo il potere di addolcire. Parlo del fallimento, di questo grande mostro che spesso s’imbatte nei nostri progetti accuratamente calcolati, fino a sconvolgerne ogni minimo piano. Il fallimento è molteplice, plurale, nel senso che si manifesta in tanti modi e in diverse occasioni, ogni volta indossando un abito diverso. Cinque sono quelli che (per ora) ho riconosciuto in queste canzoni.

I Cani – Il Posto Più Freddo

È ormai l’inno delle relazioni troncate, delle storie d’amore che se ne vanno e lasciano solo un grande freddo dentro il proprio letto, amico quotidiano da cui si ritorna sempre, in ogni sera, in ogni caso. Lui, il letto, forse l’unica certezza che rimane, è, però, sordo a ciò che succede fuori: non parla, non offre quel sollievo tanto sperato. Si ritorna, allora, a chi ha causato il fallimento, mendicando solo un po’ di compagnia e un respiro da ascoltare. Si ritorna alla droga, che però esaurisce il suo effetto nel giro di una notte, lasciandoci di nuovo creature sole, con i brividi di freddo che vengono su dalle gambe al petto.

Calcutta – Frosinone

Il fallimento in questo brano è legato alle situazioni che cambiano troppo velocemente da poterle afferrare ed evitare che, come fiumi in piena, travolgano ogni cosa. Il cambiamento è simboleggiato dal Frosinone che, improvvisamente, si ritrova a giocare in serie A e dal nuovo papa Francesco. Sono due notizie lette dal giornale, schiaffate in faccia a chi non ha avuto nemmeno modo di accorgersene prima e, quindi, più difficili da assimilare. È da questo cambiamento che deriva il fallimento: quello di non poter garantire ad un’altra persona lo stesso futuro che ci si sarebbe aspettati tanti anni fa, quando le cose erano diverse. Ciò che resta da fare è accettare la propria solitudine e seguire la strada di casa, raccogliendo quelle parti di sé perse lungo il tragitto.

I problemi dell’età adulta hanno le sembianze di giganti irraggiungibili: ancora ci si sente adolescenti in crisi per un amore non ricambiato e per il rischio del debito in storia.

Canova – Vita Sociale

È un brano che mette da una parte il dinamismo irrefrenabile del tempo che continua a scorrere e dell’innamoramento che si esaurisce, e dall’altra la staticità di chi non ha ancora trovato un posto di lavoro fisso ed è tediato dalle stesse canzoni passate in radio; anche le relazioni sociali vengono prosciugate dal sole nelle giornate serene. Nonostante l’incalzante vorrei morire del ritornello, che rappresenta l’essenza dell’interna canzone, resiste la speranza di una sola vita / che ti possa dare tutto anche senza la fatica, / che possa farti stare bene.

Canova – Brexit

Una canzone che affronta un tema piuttosto recente: la Brexit, con tutte le conseguenze che trascina con sé. Non quelle sui grandi sistemi politici, ma quelle che colpiscono i ragazzi poco più che ventenni che vorrebbero andare a Londra ma si ritrovano senza neanche un soldo per viaggiare e pagare interamente una multa. I problemi dell’età adulta hanno le sembianze di giganti irraggiungibili: ancora ci si sente adolescenti in crisi per un amore non ricambiato e per il rischio del debito in storia.

Appino – Rockstar

È uno dei brani di maggior successo del cantante dei The Zen Circus come solista. Descrive il fallimento del musicista che, da rockstar di un tempo, abituato a calpestare il palco, ad esserne accecato dalle luci, a ricevere applausi da gente con la bocca aperta, si ritrova a trascorrere il sabato sera al bar. È una canzone sul fallimento esistenziale, di chi vede la propria carriera andarsene e rimane senza titoli di studio che possano garantirgli un futuro come professore un po’ trasandato, ma affascinante, giovanile. È una rockstar che ha perso il fisico rock ‘n’ roll e non ancora pronta ad accettare le responsabilità dell’età adulta, i suoi cliché, gli anelli al dito e i conti in banca.

 

Illustrazione TUTTI I MIEI DISEGNI INUTILI

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